Recensione del pedale Line 6 DL4 Delay Modeler
Voto: 3/5 - Un insieme di fantastici delay ma con qualche problema di progettazione
Il Line6 DL4 è uno dei più famosi delay in circolazione, utilizzato da moltissimi bassisti, pianisti e chitarristi, tra cui Matthew Bellamy dei MUSE. Il pedale è digitale e possiede ben 15 tipi di delay tra i più famosi e particolari mai creati, in più possiede anche un looper che può registrare fino a 14 secondi. Sulla parte frontale abbiamo accesso a 6 potenziometri, di cui 5 adibiti alla modifica di ogni singolo effetto e spesso la loro funzione cambia proprio in base al preset che stiamo utilizzando. I controlli sono: Delay Time per impostare il tempo, Repeats per impostare il numero di ripetizioni, da 1 a infinite, Tweak e Tweez che variano sempre la loro funzione in base al preset caricato e infine Mix, con cui decideremo il grado di miscelazione tra segnale pulito e effettato, da 0 a 100%. Tramite il sesto potenziometro si imposta invece il tipo di delay da utilizzare.
Il DL4 possiede 4 switch: in 3 di essi puoi salvare un preset con i valori modificati a tuo piacimento, così da richiamarlo tramite un semplice click durante i tuoi pezzi, mentre col quarto, il Tap Tempo, possiamo modificare il tempo delle ripetizioni mentre stiamo suonando, sincronizzandolo col pezzo. Il pedale possiede due "in" e due "out" così da poter essere utilizzato completamente in stereo e presenta anche un'entrata per un pedale di espressione, così da poter interagire in tempo reale con i valori mentre stiamo suonando.
Purtroppo richiede un alimentatore con uscita a 9VAC, quindi a corrente alternata e non continua come la stragrande maggioranza dei pedali in circolazione (tipo Boss).. attenzione perché fornendogli corrente DC rischi di bruciare il pedale. In alternativa può essere alimentato tramite 4 batterie di grandezza C inseribili nell'apposito vano sotto al pedale.
Come tutti i delay professionali, anche questo pedale dà la possibilità di scegliere se impostarlo in true bypass oppure no. In quest'ultimo caso, nel passaggio tra on e off la coda del delay non verrà troncata e continueremo a udirla fino al suo naturale esaurimento anche a pedale disinserito.
I delay presenti nel Line6 DL4 sono:
- Tube Echo, basato sul Maestro EP-1, delay valvolare del 1963.
- Tape Echo, basato sul Maestro EP-3 delay a transistor degli anni '70.
- Multi-Head, basato sul Roland RE-101 Space Echo.
- Sweep Echo, effetto originale della Line6, con delay dell'EP-1 e l'aggiunta di un filtro che modifica la modulazione delle ripetizioni.
- Analog Echo, basato sul Boss DM-2, delay analogico.
- Analog Echo w/ Mod, basato sull'Electro HarmonixDeluxe Memory Man, delay analogico con l'aggiunta di un chorus.
- Lo Res Delay, basato sui primi delay digitali anni 80, con una conversione a soli 8 bit, produce un delay molto particolare, sgranato.
- Digital Delay, delay digitale standard con controllo dei toni e conversione a 24 bit.
- Digital Delay w/ Mod, delay digitale con l'aggiunta di un chorus.
- Rhythmic Delay, delay dove puoi avere il controllo totale del tempo delle ripetizioni, impostando terzine, quartine, ecc..
- Stereo Delays, delay con risposta stereo stile The Edge, chitarrista degli U2.
- Ping Pong, delay stereo col suono che rimbalza da un canale all'altro.
- Reverse, delay con ripetizione invertita rispetto a quello che si sta suonando, stile Jimi Hendrix e Beatles.
- Dynamic Delay, basato sul TC Electronic 2290, delay intelligente che imposta le ripetizioni a volume basso mentre si sta suonado e le alza nei momenti in cui ci si ferma.
- Auto-Volume Echo, delay con l'aggiunta dell'effetto swell.
- LOOP SAMPLER, dove si può registrare un riff fino a 14 secondi.
Anche se i nomi sono diversi, si può dire che il Line6 DL4 sia disponibile in 3 versioni:
- Compatta: Line6 Echo Park, versione ridotta in dimensioni e in numero di delay.
- Standard: Line6 DL4 (quello descritto in questo articolo).
- A Rack: Line6 Echo Pro , versione a rack con funzione midi, ormai fuori produzione e molto ricercata.
Questo pedale è uno dei delay più completi presenti ad oggi sul mercato, non è eccessivamente costoso, si riesce a reperire usato tranquillamente intorno ai 120-150 euro, e giusto per fare un esempio, il chitarrista dei MUSE Matthew Bellamy lo utilizza dal 1999 (per i tour utilizza la versione a rack).
Tra gli effetti del DL4 possiamo notare l'Auto Volume, ovvero il mio amatissimo effetto swell, anche se a mio avviso non viene ricreato per bene, trovo infatti molto migliore quello del Boss SG-1 Slow Gear o del Line6 Pod 2.0.
Il Line6 DL4 è un delay eccezionale e personalmente l'ho utilizzato per qualche tempo quando ero alla ricerca di un delay definitivo. La sua offerta di delay è vastissima e al suo interno si può trovare tutto ciò di cui si può aver bisogno. Mio malgrado mi sono ritrovato a darlo via a causa di un suo problema di costruzione che proprio non riuscivo a digerire: il suo inserimento comporta sempre un abbassamento del volume generale dello strumento. Questo difetto è presente su molti pedali della Line6 e l'unico modo di risolverlo è affidare il pedale ad un tecnico e fargli sostituire alcuni componenti interni. Mi stupisco che questo problema non sia ancora stato corretto dalla casa costruttrice nel corso degli anni.. avrebbero sicuramente aumentato le vendite e io per primo non me ne sarei liberato anni fa.. misteri della vita. Se sei uno che tiene sempre attivo il delay allora questo problema diventa secondatio, comunque risulta molto facile trovare offerte su internet di persone specializzate che sistemano questo problema, aggiungendo anche la possibilità di salvare il doppio dei preset tramite l'aggiunta di un footswitch. Da provare!!
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