Recensione del pedale Maxon CP9 Pro+
Voto: 4/5 - Ottimo compressore ma con qualche lacuna hardware
Il Maxon CP9 Pro+ è l'ultima versione del famosissimo compressore made in Japan, conosciuto come riproduzine a pedale del compressore a rack DBX 160, apprezzatissimo per il suo ottimo rapporto qualità/prezzo. Esso infatti riesce a creare ottimi stadi di compressione senza colorare o alterare in maniera significativa il suono originale, come invece capita ad altri compressori più economici come ad esempio al Boss CS3 Compression Sustainer.
I potenziometri presenti sul CP9 sono il Threshold, con cui impostare la soglia di db entro cui il compressore dovrà iniziare a comprimere il suono; Ratio, ovvero il grado di compressione, la "forza" con cui il suono viene ridotto oltre la soglia impostata, che parte da 1:1 fino ad arrivare a ∞:1 dove il CP9 si comporta da vero e proprio Limiter. Infine troviamo il potenziometro Gain, con cui andare a colmare la differenza di volume tra pedale acceso e spento. Il Gain è molto trasparente, quindi si potrebbe utilizzare anche come clean booster per dare più carica al suono distorto oppure per aumentare il volume totale del segnale.
Il CP9 è fornito di un led che si illumina quando il pedale sta effettivamente comprimendo il suono, e può essere alimentato tramite alimentatore stile Boss a 9V, oppure tramite batteria interna.
Il Maxon CP9 Pro+ è un compressore davvero molto performante, di qualità ottima, ma pecca in alcune scelte riguardanti l'hardware. Come ho già spiegato in altri articoli, i controlli di un ottimo compressore a rack arrivano ad essere 8 o 9 ed è impossibile averli a disposizione su di un pedalino compatto; da qui la scelta delle case costruttrici di fornirci quelli che secondo loro potrebbero essere i migliori per la maggior parte degli utilizzatori. Personalmente credo che in questo caso sia stata sottovalutata un po' la questione: i parametri Threshold e Ratio non sono così intuitivi da utilizzare da parte dell'utente medio, probabilmente sarebbe stata più ottimale la scelta di inserire un unico potenziometro (solitamente chiamato Compression) con cui regolare in automatico il rapporto tra questi e altri fattori di compressione, così come accade per esempio per il Diamond Compressor.
Un altro fattore di disturbo riguarda lo switch di accensione: per attivare o disattivare il pedale, oltre che la pressione, richiede anche il rilasico dello stesso, cosa molto fastidiosa.
Consiglio il Maxon CP9 Pro+ solo a chi ha già esperienza nel campo dei compressori e sui concetti che ne regolano il funzionamento. Se invece sei interessato ad acquistare un compressore di più facile utilizzo senza però rinunciare alla qualità del suono, consiglio di dare un'occhiata al Diamond Compressor.