Recensione del pedale JHS Muffuletta
Voto: 4/5 - 6 Big Muff dentro un unico pedale!
Il JHS Muffuletta è un pedale originale creato nel 2015 dalla JHS, piccola azienda americana fondata dal giovane Josh Scott verso il 2007, che al giorno d'oggi, dopo neanche 10 anni possiede più di 100 dealer ufficiali in tutto il mondo. Il pedale Muffuletta, che a mio parere possiede un nome terribile, è un pedale straordinario, rivolto principalmente agli amanti dei fuzz e soprattutto agli amanti del Big Muff! Esso riproduce fedelmente il suono di ben 5 delle più famose e caratteristiche versioni dei Big Muff, più una sesta versione creata appositamente dalla JHS, in totale di 6 Big Muff in uno. Attenzione, il circuito interno del pedale è totalmente analogico e quindi non si parla di emulazioni digitali, ma di una vera e propria ricreazione dei circuiti originali, ovviamente tramite tecnologia miniaturizzata.
Il pedale possiede 4 controlli tra cui Volume Sustain e Tone che sono le tre classiche manopole sempre presenti su tutti i Big Muff. Il Volume ci permette di controllare il livello di output del fuzz mentre il Sustain è il classico controllo del gain o della distorsione. Devo invece fermarmi sul potenziometro Tone: per regolare al meglio l'equalizzazione è stato scelto di replicare il controllo di tono presente sul Sovtek Big Muff verde V7 Bubble Font, il pedale made in Russia più amato tra i bassisti proprio per la sua dinamicità in confronto alle altre versioni, anche create dopo di esso. Questa regolazione quindi potrà essere applicata a tutte e 6 le versioni dei Big Muff! Infine vi è il quarto potenziometro Mode che permette di scegliere la versione del Big Muff che vogliamo utilizzare, in base al simbolo che caratterizzava ogni versione.
Il pedale può essere alimentato unicamente tramite alimentatore esterno a 9V classico, con assorbimento di 100 mA.
Le versioni dei Muff utilizzabili, in senso orario, sono:
- JHS 2015 - Il JHS Muff è una rivisitazione originale della JHS basata sul circuito classico originale. Questa versione è molto potente, poco compressa e con le frequenze medie più marcate. Viene consigliata come la versione migliore da utilizzare con il basso.
- 73 Rams Head - Big Muff V2 Ram's Head del 1973-1977. E' conosciuto per avere i medi un po' meno presenti, meno gain e per essere un po' più scuro delle altre versioni. Tra i suoi utilizzatori più famosi troviamo David Gilmour, chitarrista dei Pink Floyd, Ernie Isley (Eisly Brothers) e J. Mascis (Dinosaur Jr.).
- The Triangle - Big Muff V1 Triangle Knob del 1969-1970. Il Triangle Muff ottiene questo soprannome dalla posizione dei suoi 3 potenziometri sull'unità originale. E' conosciuto per avere una maggiore risposta sulle basse frequenze e per essere un po' più selvaggio. I suoi utilizzatori più famosi includono Santana, John Lennon, Kevin Shields (My Bloody Valentine), e probabilmente Jimi Hendrix.
- The Pi - Big Muff Pi V3 del 1977-1978. Questo Big Muff non è da confondere con la versione Pi più recente e venduta a partire dagli anni 2000, con lo stesso look. Questa versione è molto aggressiva e calda. Tra i suoi utilizzatori troviamo Frank Zappa, Billy Corgan (Smashing Pumpkins), Jack White, The Edge (U2), Beck, e Pete Townsend (The Who).
- The Russian - Big Muff V8 Nero made in Russia del 1999-2009. L'ultimo Big Muff made in Russia prodotto dalla Sovtek, molto amato dai bassisti insieme all'antecedente V7 C di color verde. Questo Muff è conosciuto per essere un po' più zanzaroso e per essere meno presente sulle basse frequenze. Tra i sui utilizzatori più famosi troviamo, Chris Wolstenholme, bassista dei Muse che ne utilizza ben tre, Dan Auerbach ( chitarrista dei Black Keys) e Robin Finck (chitarrista dei Nine Inch Nails).
- The Civil War - Big Muff V7 Civil War del 1991-1993. Il Civil War è stato il primo Muff prodotto in Russia e si può riconoscere per la sua verniciatura blu e bianca. E' conosciuto per avere maggiore presenza sulle frequenze medie, toni più brillante e minor gain. Tra i suoi utilizzatori Thurston Moore (Sonic Youth), John Fogerty, Jeff Tweedy (Wilco), Mike Mills and Peter Buck (REM).
Da vero amante dei Big Muff non ho potuto fare a meno di procurarmene uno e me ne sono subito innamorato. Il suo prezzo non è esattamente accessibile ma è sicuramente giustificato dalla complessità del pedale. L'idea di includere così tante versioni dei Big Muff in un unico pedale è davvero ottima visto il costo attuale di alcuni di questi esemplari che sfiorano i 1000 euro, in più il Muffuletta è di dimensioni di 1 unità standard. Inutile spiegare l'immenso lato positivo di tutto questo: l'avere a disposizione in uno spazio immensamente contenuto ben 6 diversi Big Muff storici! Quando scegli un dei modelli stai effettivamente passando attraverso un circuito analogico che sfrutta veri componenti e valori utilizzati dall'unità originale.
Il Muffuletta risulta essere versatile e non troppo influenzabile dalla presenza di altri pedali in catena prima di esso, esattamente come i Big Muff originali; la dinamicità del potenziometro dei toni permette di poter utilizzare il pedale tranquillamente anche col basso. Nel momento che si sceglie di passare da una versione ad un'altra, la cosa che salta subito all'orecchio è che il livello di volume, gain e equalizzazione cambia, proprio come se avessimo disattivato un pedale e ne avessimo attivato un altro, se ne deduce quindi che diventa molto difficile utilizzare più di una modalità durante un concerto, tra una canzone e l'altra. Un'altra "pecca" che ho notato è che il pedale sembra avere un livello di volume generale più basso in confronto alla maggioranza dei pedali in commercio ma comunque non ci sarà mai bisogno di settarlo al 100%.
Il Muffuletta è sicuramente adatto ai musicisti che amano i fuzz e in generale suoni molto sporchi; il pedale possiede così tante funzionalità da poter soddisfare sicuramente i gusti di moltissimi chitarristi e bassisti.
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