Recensione del pedale Electro Harmonix Mel9
Voto: 3/5 - Suoni validi ma tracking non ancora pronto
L'EHX Mel 9 è un nuovo pedale digitale prodotto dalla Electro Harmonix, strumento che fa parte di una categoria di emulatori di suoni elettronici di tastiere e organi tipici degli anni sessanta e settanta. In particolare il Mel9 emula i suoni del famoso Mellotron, tastiera a nastro utilizzata da moltissimi artisti dell'epoca, tra cui i gruppi inglesi Beatles e King Krimson. Il Mellotron era stato ideato per ricreare i suoni di strumenti tipici della musica sinfonica e quindi con il Mel9 abbiamo a disposizione ben 9 strumenti a corde, fiati e voci umane!
Gli altri pedali EHX di questa categoria sono il B9, che emula 9 tra i più interessanti organi degli anni '60 e oltre, il C9 che emula altri classici organi e tastiere e il KEY 9 che invece riproduce suoni di pianoforti elettrici.
Il MEL9 possiede cinque potenziometri: DRY e EFFECT ci permettono di decidere il giusto mix tra il volume del nostro strumento non effettato e effettato. Solitamente questa regolazione viene fatta tramite un unico potenziometro ma in questo caso è veramente preferibile avere due controlli distinti per essere sicuri di regolare i due livelli esattamente secondo nostro piacimento. Il potenziometro ATTACK ci permette di scegliere la velocità entro cui il suono effettato deve entrare. Prendendo come esempio gli archi, in base a come verrà impostata la manopola, potremmo avere un'entrata istantanea nel momento in cui pizzichiamo una corda, oppure un'entrata più lenta nel caso volessimo creare un po' di ambient suonando per esempio un accordo. Infine il potenziometro SUSTAIN ci permette di prolungare per più o meno tempo l'esecuzione di una nota o di un accordo, aumentando quindi la compressione dell'effetto.
Il Mel9 presenta due uscite jack, una dedicata al segnale non processato (Dry) dove viene anche applicato un buffer, e l'uscita classica con entrambi i segnali (Effect). Il pedale può essere alimentato unicamente tramite alimentatore esterno standard 9V pin negativo con assorbimento a 100 mA.
I 9 effetti disponibili sono:
- Orchestra - Sicuramente l'effetto più bello e di maggior impatto, che può lasciare senza parole! Include gli strumenti di una vera orchestra.
- Cello - Suono del violoncello con vibrato automatico.
- Strings - Un quartetto di archi con un vibrato automatico.
- Flues - Classico suono del flauto solista.
- Clarinet - Clarinetto che suona bene sia suonato per singola nota che tramite accordi.
- Saxophone - Suono di sassofono solista.
- Brass - Suono di tromba che suona molto bene anche in polifonia. Quando si utilizza questo effetto, i potenziometri ATTACK e SUSTAIN cambiano di funzionamento. Attack regola il livello del filtro del effetto e Sustain aggiunge il tipico suono "buzz" degli ottoni.
- Low Choir - Effetto che richiama un coro di voci basse.
- High Choir - Effetto che richiama un insieme di voci alte.
Da notare che i suoni riprodotti da questo pedale sono esattamente quelli registrati sulle bobine magnetiche del Mellotron originale, che a sua volta non permetteva di modulare a piacimento i suoni o di modificarne il timbro per esempio in base alla pressione che si esercitava sui tasti.
Poter utilizzare gli effetti del Mellotron con una chitarra è un'idea che mi ha esaltato fin da subito, appena ho visto il video dimostrativo del Mel9 su YouTube mentre il suo creatore "intonava" l'inizio della canzone The Court Of The Crimson King dei King Krimson, e ne sono rimasto estasiato! Negli ultimi anni la tecnologia ha fatto passi da gigante e anche i pedalini digitali hanno iniziato a gestire ottimamente la polifonia senza necessità del pickup esafonico. Devo però dire di essere rimasto un po' deluso dal tracking di questo pedale. Se non si sta estremamente attenti al modo in cui si suona, il tracking risulta essere una spanna sotto al vecchio sistema del pickup esafonico. Per ottimizzare il suono e evitare che il Mel9 distorca o emetta suoni non desiderati bisogna suonare molto meccanicamente, senza virtuosismi, slide e vibrati, esattamente con l'atteggiamento di quando si suona una tastiera: bisogna premere i tasti in maniera che le corde siano ben pigiate, utilizzare il pickup al manico, abbassare il livello dei toni tramite il potenziometro della chitarra e, volendo, accendere un compressore o un booster prima di esso. In certi casi è anche consigliabile pizzicare le corde con le dita anziché col plettro.
Il pedale dovrebbe essere posizionato tra i primi in catena, e sempre prima della sezione delle modulazioni, quindi prima di modulazioni, delay e riverberi.
Il segnale del Mel9 non è sommabile a pedali come distorsioni e fuzz, quindi se si vogliono utilizzare le due tipologie di effetti contemporaneamente bisogna adottare qualche accorgimento: si può utilizzare l'uscita dry per continuare a utilizzare normalmente la sequenza di pedali presente in pedaliera, come se il Mel9 non fosse presente, e far ricongiungere i due segnali prima di entrare dentro l'amplificatore tramite un pedale come il Boss LS-2 Line Selector, oppure collegare il Mel9 direttamente a un altro amplificatore o al mixer.
Una cosa molto interessante del Mel9 è che può essere utilizzato anche con il basso e con una tastiera o un pianoforte elettrico, un'arma potentissima perché ci permette di trasformare la nostra tastiera, qualunque essa sia, in un vero Mellotron.
Come avrai intuito, questo pedale ha mille potenzialità ma anche dei difetti non indifferenti e quindi non diventerà un pedale must-have per ogni chitarrista come invece verrebbe subito da pensare.. Un vero peccato, ma sono convinto che nel giro di pochi anni usciranno prodotti molto più performanti in termini di tracking! Rimane comunque un pedale molto interessante e da provare assolutamente se come a me ti piace un sound alternative!