Recensione del pedale Dallas Arbiter Fuzz Face Vintage
Voto: 3/5 - Fuzz storico, suono standard
Il Dallas Arbiter Fuzz Face è uno dei fuzz più famosi al mondo, reso celebre dal chitarrista Jimi Hendrix che ne utilizzò diverse versioni nel corso degli anni. Possiede un circuito veramente semplice, formato da soli 9 componenti, e questo ha reso possibile la diffusione di innumerevoli cloni di qualità sul mercato, molti dei quali veramente economici e dalle dimensioni di un pedalino standard e con alimentazione esterna, così da poter essere inseriti con facilità in pedaliera. Il Fuzz Face della Dallas Arbiter può essere infatti alimentato solo tramite batteria interna da 9V e non possiede il led di accensione/spegnimento. Possiede solo due potenziometri, il Volume e il Fuzz, quest'ultimo regola il livello di saturazione del pedale e non è molto lineare nel farlo, infatti l'incremento di gain raddoppia verso gli ultimi millimetri di apertura.
Nel corso degli anni il Dallas Arbiter Fuzz Face è stato proposto in diversi colori, tra cui il più famoso era il rosso, ed è stato provvisto anche di transistor al silicio. Oggi sul mercato ne esistono moltissimi cloni che suonano nella stessa maniera, artigianali e non. Il più conosciuto è il Dunlop Fuzz Face JHF1, con lo stesso circuito saldato a mano dell'originale ma con transistor al silicio (la Dunlop propone anche un Fuzz Face con transistor al silicio ma utilizzando una scheda stampata). La differenza fondamentale tra i due sta nel fatto che l'originale possiede meno volume e meno gain rispetto al reissue, quasi della metà, e infatti abbassando il gain del Dunlop si riesce a ottenere la stessa intensità di distorsione del vintage. Rispetto al suono, il vintage è più grattante e fuzzeggiante mentre il reissue genera un fuzz un po' più moderno. Devo comunque segnalare l'esistenza del Fulltone '69, un ottimo clone del Fuzz Face, migliorato su molti aspetti!
Il Fuzz Face genera, a mio avviso, una distorsione molto standard se rapportata alla miriade di fuzz presenti sul mercato al giorno d'oggi. Uno dei metodi migliori per utilizzarlo è impostare il gain al massimo e interagire con la saturazione attraverso il volume della chitarra. Il mio fuzz preferito di quel periodo è però l'Ibanex Standard Fuzz, che al contratio del Fuzz Face genera due voci molto belle e caratteristiche. Ovviamente i gusti sono gusti!!